lunedì, marzo 21, 2005

I fantasmi del mio passato

Ci sono persone, conosciute nel passato, che scompaiono. Possono essere ex fidanzate alle quali avevamo giurato di rimanere assieme per tutta la vita, vecchi compagni di scuola con cui abbiamo condiviso esperienze che ci hanno lasciato ricordi indelebili, ex colleghi di lavoro che ci conoscevano nel profondo dell’anima più di un fratello, amici della nostra infanzia e della nostra adolescenza con cui siamo cresciuti assieme, parenti, solitamente cuginetti, che sono stati nostri compagni di giochi durante intere vacanze al mare o in montagna per tantissimi anni consecutivi. Per una ragione o per l’altra li abbiamo persi di vista, e per anni ed anni non li abbiamo più sentiti. Ma loro conservano sempre un posto speciale nel nostro cuore. Di tanto in tanto li tiriamo fuori, li pensiamo, ci chiediamo come stiano, cosa stiano facendo di bello in questo momento, e ci chiediamo “chissà se lui/lei si ricorda di me, chissà se ogni tanto mi pensa...”. Lo pensiamo, li pensiamo, e poi li rimettiamo a riposare nel loro posticino speciale nel nostro cuore. Forse a loro in quel momento fischiano le orecchie e si chiedono chi li stia pensando. Gli cadrà di mano un oggetto il cui nome inizia con la nostra stessa iniziale (R… come Rastrello? Ruspa? Rasoio? Rapa???), e ci penseranno anche loro. “Mmmm, mi è scivolata di mano una Rapa. Qualcuno con il nome che comincia per R mi pensa... Sarà mica quel matto di Roberto? Chissà come stà!”. E poi anche loro ci mettono di nuovo in quel posticino speciale che occupiamo nel loro cuore. Ma non ci chiamano, non ci telefonano per dirci “Ti ho pensato, sai? Mi chiedevo come stai!”. No. Loro non lo fanno con noi e noi non lo facciamo con loro. Come mai? Ormai siamo (giustamente) troppo presi con la famiglia, con il lavoro, non abbiamo tempo, non ci permetteremo mai di disturbare una persona che (forse) nemmeno si ricorda di noi. Poi chissà dove sarà mai finita, questa persona. Possiamo aver perso di vista un vecchio amico a causa di un trasferimento in un’altra città, una ex fidanzata a causa di una litigata o di un brutto comportamento avuto da piccoli, un amico a causa di una gelosia, un compagno a causa di una bocciatura... le ragioni possono essere tantissime. Ed allora queste persone diventano dei fantasmi, per noi. Sono delle presenze che, di fatto, non sono per nulla presenti. Sono l’idea di quello che erano queste persone quando le conoscevamo, null’altro. Io ho tanti fantasmi del passato, che vorrei rievocare in una seduta social-spiritica. Li vorrei rimaterializzare anche solo per un caffè, per una pizza, per una telefonata, per quattro chiacchere in memoria del periodo in cui eravamo sempre assieme, in cui ci conoscevamo. Chissà come sono adesso molte di quelle persone che ricordo ancora come bambini o come ragazzi. Crescendo si cambia. Non per forza in meglio, eh! Ma si cambia. Chi era lo sbruffone della scuola forse adesso è una gentilissima persona, la ragazzina di cui eravamo innamorati forse riesce ancora a farci battere il cuore, forse è diventata una acida ed antipatica zitella. Chi lo sa. Forse in certi casi è meglio tenersi il fantasma, e non rievocare la persona in carne ed ossa, ma in molti altri casi è un vero peccato sapere che due persone si mancano a vicenda e solo per timidezza, paura, o qualsiasi altra ragione, resteranno uno il fantasma dell’altro in eterno. Io non voglio fantasmi, tanto meno voglio essere il fantasma di qualcun altro! A volte il destino mi aiuta e mi fa incontrare per strada qualcuno che non vedevo da tanti anni, ma in molti altri casi sono io a voler aiutare il destino e scrivo qualche email, faccio qualche telefonata, mando qualche sms. Ho cominciato a farlo 6 anni fa, quando ho ricevuto una telefonata da una ragazza che avevo conosciuto 16 anni prima (da bambino) durante una vacanza in montagna. Sono rimasto tra il sorpreso e lo shockato, ma la cosa mi ha fatto un piacere incredibile! Mi ha spiegato che riordinando alcune foto ne aveva trovata una mia e dopo qualche ricerca aveva trovato il mio numero ed ha voluto salutarmi. Ha fatto benissimo! Mi ha riempito il cuore di gioia sapere che si ricordava di me, che conservava piacevoli ricordi, che le facesse piacere sapere come stavo. Finita la telefonata con lei ho subito ripescato uno dei miei più remoti ricordi, ho fatto le mie ricerche ed ho chiamato questa persona. E’ sembrata più che altro seccata per essere stata disturbata da qualcuno che nemmeno ricordava chi fosse, e per questo io sono rimasto molto deluso, ma allo stesso tempo ho fatto pulizia di un fantasma. Non mi sono dato per vinto ed ho chiamato qualcun altro: un amico molto caro avuto durante la mia infanzia. Il solo sentire quanto piacere ha fatto a questa persona ricevere la mia chiamata è bastato a farmi capire quanto è importante far sapere, a chi abbiamo conosciuto nel passato, che non ci siamo dimenticati di loro e che sono ancora nei nostri pensieri! Con questa persona non ci siamo risentiti spesso, ma con la mia telefonata ho rotto un muro fatto di anni passati ed imbarazzi inutili. Una semplice telefonata di dieci minuti ha fatto felice non solo questo vecchio amico, ma anche me. Ho potuto dare una rinfrescata al suo fantasma ed un po’ lo ho rimaterializzato. Ho continuato a sondare nei miei ricordi, attrezzato quasi come un ghost-buster, e mi sono accorto che i fantasmi a cui avrei voluto ridare un volto più attuale sono molti. Con molti ho provato a mettermi in contatto, ma non ho ottenuto risposte. Con alcuni ho ridato vita a delle bellissime amicizie, mentre parlando con altri ho percepito imbarazzo per cose accadute in un passato ormai troppo remoto per avere oggi, secondo me, anche la minima rilevanza. Non è importante se sia stato io a subire un torto da loro o se loro ne hanno subito uno da me (parlo di ex fidanzate con cui le cose si erano concluse male, amici con cui si è litigato, etc), ma ritengo che dopo 10, 15 o 20 anni dovremmo aver superato certi “traumi”. Nel caso non li avessimo superati, trovarsi e discuterne può liberarci, finalmente, del “rospo” che ci assilla da così tanto tempo. In ogni caso, quindi, rivedere qualcuno che non vediamo da anni è una cosa salutare e positiva! Lancio quindi il mio appello a te che stai leggendo questa pagina del mio sito: pensa a qualcuno che conoscevi tanto tempo fa e con cui ti sei perso di vista, qualcuno di speciale, che è stato importante nella tua vita. Scrivigli, telefonagli, mandagli un’email. Cerca il suo numero sull’elenco telefonico, o cerca il suo nome su internet. Mettiti in contatto, fagli sapre che ti ricordi di lui (o lei). Chissà cosa accadrà. Una telefonata forse non cambierà la tua vita, o quella di qualcun altro, ma di sicuro darà ad entrambi una speciale emozione. Poi, se ti va, raccontami come è andata! Se per caso CONOSCI ME, sei qui a leggere il mio sito, e non ci si sente/vede/parla da anni... non dovrei nemmeno chiederti di farlo, ma scrivimi, e dai una rinfrescata al tuo fantasma, che sicuramente conservo nel cuore. Vediamo cosa accadrà alle nostre vite... aspetto la tua email!