martedì, marzo 28, 2006

Si, lo voglio... anzi: la voglio!

“Vuoi tu, Roberto, prendere una ragazza come compagna di vita, amarla e onorarla finchè morte non vi separi?” – “beh, si... certo, che domande...” – “e vuoi tu, Roberto, sposarla, farci dei bambini, condividere gioie e, ahimè, dolori di una vita in coppia?” – “si, credo questo faccia tutto parte del...” – “risponda solo SI o NO!!!” – “ok, va bene, penso di si...” – “vuoi quindi tu, Roberto, fare famiglia, fartene carico, prenderti tutte le responsabilità che ne conseguono” – “io credevo... condividere... cioè...” – “SI o NO!” – “...si...” – “posso quindi dichiarare te e... come si chiama la sua lei? – “si...” – “si, come si chiama la sua lei? – “posso parlare? Dire anche qualcos’altro oltre che si e no?” – Come si chiama la sua lei? questa è la domanda!” – “La mia lei ha tanti nomi, mi lasci spiegare...

La lei che vorrei si chiama Koxxxx, bella, sempre sorridente, semplice e senza pretese... certo che avrà anche i suoi lati negativi, ne sono sicuro, come li avrà Suxxx, anche lei una ragazza per cui farei quanto lei mi chiedeva prima... ma la lei che veramente vorrei si chiama Paxxxxxx. La desidero per la sua intelligenza, la bellezza dei suoi pensieri e per le sue idee chiare su come vorrebbe crescere i bimbi che ancora non ha! Eh, quasi mi dimenticavo di Aixx! Oh, quanto è piacevole la sua compagnia. Come vede, come le dicevo, la mia lei ha tanti nomi. Ma quelli che le ho detto finora sono solo alcuni. Vuole saperne ancora? La lei che vorrei è anche la lei che ho avuto: Laxxxxxx, grande amore, ma non mi ci faccia pensare, che mi viene nostalgia, come quella che provo se penso a Vaxxxxx. Le chiedo: è lecito desiderare una donna del proprio passato? Deduco sia più saggio desiderare una donna del proprio presente che una donna del proprio futuro... ma la donna del proprio passato mi lascia perplesso. La “ex” è una sicurezza. La si conosce, si sa a cosa si va incontro. Certo che a volte bisogna perdonare (o farsi perdonare) qualcosa per poter tornare assieme ad un vecchio amore, e spesso il tornare assieme diventa una mera vendetta... Ma c’è passato e passato. Ci aiuta la grammatica italiana: c’è il passato prossimo ed il passato remoto. La mia lei da dove arriva? Arriva dal futuro, dal presente e da tutti i passati (compreso quello di verdure)! Kaxxxxx è una stupenda e continua tentazione, arriva dal presente, ma le sfuggo con insistenza. Sarà un fatto, eh, che vogliamo chi non ci vuole, e non vogliamo chi ci vuole... Maxxxxxxxxxxxx (che lungo nome) appartiene a tutti e due i passati, Gixxx a quello più remoto e Faxxxxx a quello più recente, ma non è tra questi nomi che si trova quello della mia lei, quello che le serve per la formula nuziale. Le “ex” che appartengono al passato più remoto non hanno il vantaggio delle “ex” del passato prossimo. Le ex(exexexex) vanno conosciute di nuovo, da zero. E si cade nel facile tranello della memoria dei tempi passati, quando si aveva un’altra età, un’altra forma fisica, spensieratezza ed altri ideali. Vaxxxxxxx e Vaxxxxx fanno al caso. Perse di vista, ma ne conservo stupendi ricordi. Oggi sarebbero perfette sconosciute, con cui c’è comunque una speciale intesa. Potrebbero essere la lei che desidero. O forse no. In altri casi, come per esempio è accaduto con Alxxxxx, anche se sarebbe una lei che desidero, devo farmene una ragione in quanto, nel frattempo, si è sposata. Quindi, come vede, non tutti i nomi, sono adatti alla mia lei. La mia risposta è soddisfacente?”

“NO!” - “ Cosa devo dirle allora?” - “Un nome, un solo nome. Non posso sposarla con 10, 20 - quante sono? – donne, tutte in una volta. Non è etico, non è morale” - “ma ora, così, su due piedi...” - “Non ho tempo da perdere, signor Roberto. O si decide, o ne riparliamo la prossima volta.” - “Beh, guardi, un nome io lo avrei anche, ma non sono io che mi devo decidere, purtroppo” - “Aspettiamo che la signorina si decida?” - “eh già, speriamo ed aspettiamo” - “Un suggerimento, un aiutino, un piccolo indizio? Ora mi ha fatto incuriosire, di chi si tratta?” - “Ok, glielo dico, ma solo a lei, in un orecchio... si tratta di Xx............!!!!”

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