Sono in Illinois, a Chicago. Si, Chicago, ma chi... cago? Chi cago? Me lo domando proprio nel significato dialettale veneto. Chi cago quando devo fare delle scelte nella mia vita? A chi do retta? Chi ascolto? “Va dove ti porta il cuore” mi disse una volta il titolo di un libro, suggeritomi da Vanessa, una mia exexexexex. Se vado dove mi porta il cuore finisco in cardiologia, dove mal che mi vada tra un elettrocardiogramma e l'altro faccio amicizia con qualche dottore e qualche infermiera. Non va bene, provo qualcos'altro. Provo a seguire il destino, ma poi capisco che il destino non si segue, è lui che segue noi. Infatti quando ci si ferma di colpo spesso lo si prende in cu... (non ricordo la parola). Anche sta cosa del destino non fa per me. Provo ad essere opportunista. Scelgo le opportunità che mi si presentano. Che vuol dire? Che finisco con il rimanere seduto ad aspettare. E ste opportunità non si fanno mai vedere. Allora vado per la mia strada, e faccio un po' quello che mi va. E poi finisce che finisco in posti come Chicago, dove sono arrivato per motivi di lavoro, e dove alla fine sono successe cose incredibili. Dove ho assistito alla nascita di un amore tra due stupende persone, dove ho conosciuto una bella ragazzina che non mi aspettavo assolutamente di conoscere, dove sono stato tra dei dolcissimi bambini, dove sono stato a ballare R&B fino alle 5 di mattina, dove ho trovato un nuovo amico,
Chas, un musicista, mio coetaneo, bellissimo dentro e fuori, e innamorato della mia amica, sorella della ragazzina con la quale sembra che io abbia una certa sintonia. Sono finito a Chicago, una stupenda città... dove spero di tornare presto.
Ho anche fatto più di 300 fotografie. E visto che ho ricevuto delle lamentele riguardo al fatto che non ho più pubblicato alcuna galleria di foto,
ecco qui LE FOTO di Chicago (solo una cinquantina, le migliori che hanno passato la censura)
Le cose, una alla volta
Se sono partito per Chicago ci sono state 3 ragioni: 1) il bisogno di staccare un po' dalla routine in Florida (lavorativa e sentimentale), 2) due incontri di lavoro e 3) due amici da vedere. La decisione di partire è stata abbastanza improvvisa, conseguente alla considerazione di questi fatti: a) che la ragazza americana con cui sto uscendo ultimamente è proprio troppo americana e non voglio più uscirci, b) che una storia con la principessa sarebbe troppo bella per essere vera (e sarà per questo che le principesse stanno nelle favole – e nei miei sogni – soltanto) ed ultima considerazione, non meno importante c) che se non muovo il sedere io per delle iniziative di lavoro in ballo con altre persone a Sarasota, non accade nulla. Quindi in quattro e quattr'otto ho deciso di partire senza pianificare nulla a tavolino. Sono andato online e, dopo aver trovato un buon affare con la Delta Airlines per un biglietto aereo, una mia amica che vive a Chicago ed è dirigente commerciale di una catena alberghiera mi ha gentilmente procurato una suite ad un prezzo praticamente nullo in un bellissimo hotel. La mia permanenza in Chicago la ho programmata per un lungo week-end, da venerdì pomeriggio a lunedì mattina. Cosa sarebbe successo durante questi giorni non lo sapevo! Mi piacciono questi viaggi concentrati, come quello
fatto ad inizio giugno in Italia, pochi giorni intensi di emozioni! Anche questo qui a Chicago in 3 giorni effettivi di permanenza è stato intenso di cose assolutamente non programmate e molto piacevoli. A cominciare con una conoscenza fatta in aereo, da Tampa a Cincinnati. Un trentacinquenne che ha fatto la sua fortuna importando caffè dal sud america. Ed ora sono più di sei anni che vive senza fare nulla, in una grande casa sul mare, con la barca attraccata lì affianco. Che sia vero o no non lo so, il tipo era simpatico, e mi ha invitato (al suo ritorno dal viaggio per il matrimonio di sua sorella) ad uscire in sua compagnia ed anche in barca per un week-end. Vedremo. Ecco, comunque, in breve, gli eventi relativi a Chicago:
Venerdì pomeriggio, sera e notte:
Paloma, questa mia amica che mi ha procurato la camera d'albergo e con la quale ho flirtato un pochino in Internet mesi fa, è venuta a prendermi all'aeroporto e mi ha accompagnato con la sua macchina fino all'hotel. Li sono rimasto qualche ora per disfare la valigia, farmi un bel bagno, fare qualche telefonata per prendere accordi per gli appuntamenti di lavoro e per rilassarmi un pochino. Ho anche sentito un italiano di Grado che vive qui a Chicago, conosciuto attraverso una rubrica del “corriere della sera”, ma che purtroppo non sono riuscito ad incontrare. Sembrava simpatico, speriamo che la prossima volta si unisca alla compagnia! Paloma ha sbrigato a sua volta delle commissioni e più tardi è venuta a prendermi per uscire e farmi vedere Chicago. Quando è arrivata in albergo ho avuto la bellissima sorpresa di veder scendere dalla sua macchina, oltre a lei, anche un'altra bella ragazza, con uno stupendo sorriso (completo di apparecchio per i denti che fa tanto teenager!). Si trattava della sua sorellina, 21enne, che all'ultimo aveva
cambiato programmi e aveva chiesto a Paloma di uscire con lei, per incontrare qualcuno in un locale dove saremo andati più tardi. Così in compagnia di due belle ragazze sono andato in giro per il centro di Chicago, in un pontile con ristoranti ed attrazioni, tra le quali una ruota panoramica. Ma penso che, merito del vinello bevuto prima a casa di Paloma, poi a cena al ristornate, le vere attrazioni siamo stati noi tre, che ci siamo divertiti come non mai. Siamo riusciti ad abusare una statua su una panchina, come testimoniano alcune delle fotografie, ed abbiamo riso al punto che le due ragazze per poco non se la facevano addosso. Quando ci siamo messi a fare le imitazioni delle facce di chi prova a flirtare con uno sconosciuto, da quanto ridevano sono rimaste mezzora sedute a terra, incapaci ti rimettersi in piedi! La serata è proseguita in un locale dove abbiamo incontrato Chas, un amico di Paloma, Carlos, un amico della sorella di Paloma, Mitch, un amico di Chas e la sorella di Chas.
La sorella di Chas è andata via subito, peccato, è una BELLISSIMA ragazza. Mitch mi ricorda il protagonista di Ghost Dog. Solitario, saggio, cicciotto e lottatore di kung-fu. Lo abbiamo perso di vista nel locale successivo, quando siamo andati a ballare. Carlos aveva conosciuto la sorella di Paloma il giorno prima, ed aveva confuso un invito ad uscire con una proposta di altro tipo. Si è comportato in modo stupido per tutta la serata, diventando geloso ogni qual volta lei si avvicinava a me, non facendo altro che rendersi antipatico a lei, e rendere me simpatico. Tra Chas e Paloma è nato un amore, proprio li, davanti ai miei occhi. Ed è stata una cosa troppo bella! Lui è un ragazzo molto in gamba, stesso mio anno, con il quale mi sono trovato molto in feeling. Lei è in un momento un po' confuso, ma sono convinto che stare con lui le farà bene! Sono sicuro che la cosa si svilupperà positivamente, e tra dieci o vent'anni potrò dire “io c'ero quando si sono messi assieme!!!”. Siamo rimasti nel primo locale a bere caffè per una o due ore,
a chiacchierare ed a conoscerci. La sorella di Paloma ha flirtato con me, e la cosa ha disturbato non poco Carlos, che si aspettava non so cosa da lei. Io non ho capito in effetti se lei flirtasse con me per fare un qualche dispetto a quest'altro ragazzo o perché veramente intendesse flirtare con me. Ho preso la cosa alla leggera, anche per la strana situazione in cui mi trovavo. Stavo avendo una bella serata, e sarebbe stato peccato rovinare tutto per delle cose così. Più tardi siamo andati in un club R&B a ballare, Paloma e Chas in una macchina, io, Mitch, Carlos e la sorella di Paloma in macchina di Carlos. Io mi sono messo a ballare per i fatti miei, un po' con Chas a fare gli scemi, un po' con le ragazze che erano in pista. Carlos deve aver giocato male le sue carte, so che ha tentato di baciare a forza la sorellina di Paloma ben 3 volte, e vedendosi rifiutato se ne è andato offeso. Siamo rimasti nel locale fino alle 5 di mattina, dopodiché mi hanno riaccompagnato in albergo e mi sono messo a dormire alle 8 passate, dopo aver chiamato Alberto in Italia, ed aver fatto un paio di cose di lavoro. La sorellina di Paloma era già a lavoro alle 9, per quello nelle foto fatte il giorno dopo a casa di Paloma ha lo sguardo un po' addormentato, poverina!
Sabato pomeriggio, sera e notte:
Mi sono alzato a mezzogiorno, quando mi ha chiamato Paloma, per dirmi che di li a tre ore sarebbe venuta a prendermi. La sua sorellina la mattina seguente (domenica) doveva partire per una settimana di vacanza in Indiana, a casa di un'altra sorella. Il pomeriggio gli serviva per fare le valigie, quindi non ci saremo potuti vedere. Paloma aveva in programma di scendere in città, incontrare Chas e fare delle spese. Ho accettato un passaggio per andare in città, ma ho finito con il rimanere in compagnia di lei e Chas per tutto il pomeriggio. Siamo stati allo stesso ristornate sul pontile dove la sera precedente io, Paloma e sua sorella avevamo cenato con due gamberetti (cioè ci siamo mangiati due gamberetti, non è che siano stati nostri commensali...). Incurante dei prezzi del menù, ma ascoltando la fame che avevo dopo due giorni senza cibo (a parte i 2 gamberetti appena menzionati), ho praticamente ordinato 3 antipasti e due pranzi, da dividere tra me e Paloma in quanto Chas ci ha raggiunto solo per il dessert. Paloma era evidentemente molto emozionata per questa nuova storia con questo bel ragazzo, e i discorsi che abbiamo fatto non si sono mossi molto al di fuori dell'argomento “Chas”, tranne quando mi ha confidato che la sorellina le aveva a sua volta confidato che io le ero piaciuto parecchio e che era interessata a me. La cosa non mi ha sorpreso, avevo capito come si erano messe le cose. Ad una prima analisi dei fatti mi sono voltato a destra ed a sinistra, per ascoltare angioletto e diavoletto, seduti rispettivamente sulle spalle a destra e sinistra della mia testa (conosco gente che le spalle le ha anche altrove...). Subito ho sentito un “Donne e buoi dei paesi tuoi”, ma ho replicato con “...e le vacche?”, senza nessun riferimento alla fanciulla in questione, per carità. Poi il diavoletto mi ha suggerito “tanto va la gatta al largo che la recupera il bagnino”, ed ho capito che era ubriaco. Senza una idea precisa sul dafarsi ho mangiato con piacere, e mi sono sbafato parte della torta al cioccolato coperta di gelato che abbiamo ordinato per dolce.
La più bella sorpresa è stata scoprire che Chas aveva lavorato anni addietro in quel locale e la manager, che lo aveva riconosciuto, ci ha praticamente offerto la cena! Dopo una passeggiata sul pontile abbiamo accompagnato Chas a lavoro e siamo andati a prendere i figli di Paloma dalla baby sitter e poi siamo arrivati a casa, dove ci ha raggiunto la sua sorellina. Più tardi è arrivata una potenziale coppia, Vanessa e Phil, amici di Paloma (da quello che ho capito lui vorrebbe lei, mentre a lei fa solo piacere essere corteggiata, ma di lui non ne vuole sapere). Cosa incredibile, Vanessa, omonima della mia exexexex che mi ha suggerito il libro “va dove ti porta il cuore” che ho menzionato all'inizio dell'articolo, fisicamente è la versione latina della mia exexexex. Stesse sopracciglia, stessa faccia, stesso fisico. La cosa mi ha messo un po' di agitazione... comunque sia la cosa che mi interessava a questo punto era concentrarmi sulla sorellina di Paloma, la quale, però, dopo una notte senza dormire era praticamente uno zombie con cervello disattivato. Uno zombi molto carino e molto dolce, ma con cui una conversazione risultava praticamente impossibile. Per ridurre le possibilità di fare la sua conoscenza a zero ci si è messo anche Phil, il quale iper protettivo nei confronti di Paloma, le ha vietato dopo due bicchieri di vino di andare fino in città a prendere Chas da sola, allora il sottoscritto si è dovuto offrire come accompagnatore. Casa di Paloma – città = 40 minuti, andata e ritorno... fate voi. Al mio ritorno la sorellina era nel profondo dei sonni, gli amici erano andati e nonostante tutti e quattro (Paloma, Chas, io e la risvegliata sorellina di Paloma) ci siamo messi a guardare un film, dopo 10 minuti io e la sorellina ronfavamo abbracciati, mentre Paloma e Chas parlavano di farfalle e della magia del natale (non chiedetemi perché, anche se il giorno seguente Chas mi ha raccontato tutto!!!). Per capire se c'era trippa per gatti mi restava solo qualche ora di mattina, e molta fiducia sulle mie sensazioni. Non fraintendetemi quando parlo di “trippa per gatti”, di possibilità, etc. Quello che volevo capire era se la ragazzina poteva dimostrare una maturità giusta, una intelligenza e capacità di interazione adeguate, una onesta intenzione di volermi conoscere. Insomma se per assurdo si potessero vedere le basi per qualcosa da costruire. Perché ritengo comunque giusto dare la possibilità agli eventi della vita di offrirmi delle opportunità. Dò una possibilità alle opportunità. Non le aspetto, ma se si presentano le accomodo! E per quanto poco potessi conoscere quella dolce ragazzina, aveva tutte le carte in regola. Un lavoro nell'ambito della finanza che comporta intelligenza e capacità sociali ed educazione, un sorriso ed uno sguardo molto dolci, una bimba di tre anni educata benissimo, sufficiente determinazione nel sapere quello che vuole. Una ragazza con le palle, se mi è concessa l'espressione. Quindi una buona prima impressione. Certo da qui a dire che mi interessa ne passa, ma l'inizio è buono. E ci ho dormito sopra. Nel senso letterale dell'espressione! Finché alle 7 di mattino scarse i bimbi dall'altra camera hanno chiamato e Pamela e la sorellina si sono volatilizzate, lasciando dormire candidi sonni a me ed a Chas.
Domenica mattina, pomeriggio e sera:
Di li a poco c'è stata la sveglia, colazione con pancetta, uova e succo di arance della Florida. Ho montato seggioline e tavolino per i bambini, ed ho giocato un po' con loro. La sorellina di Paloma ha finito di fare la valigia, ci siamo scambiati gli ultimi due abbracci, le ho lasciato qualcosa di mio con la promessa di rivederci, poi Paloma e sua sorella con tutti i bimbi sono andati all'aeroporto. Io e Chas siamo rimasti a casa di Paloma da soli e ci siamo fatti una bella chiacchierata. L'indomani lui partiva per la Florida in mattinata, io nel pomeriggio. Che coincidenze! Ci vedremo ad Orlando tra qualche giorno, alla faccia e per tutta l'invidia di Paloma, la quale è però invitata a scendere in Florida con Chas e (soprattutto) con la sorella, per una settimana di vacanza e relax quanto prima! Dopo la piacevole chiacchierata con Chas, controllate le emails, sbrigate un paio di cose al computer di Paloma, fatto un riposino e guardato il film a cartone animato di Superman e Batman, io, Chas, Paloma ed i suoi bimbi siamo andati a mangiare in un
ristorante ambientato nella foresta dentro un centro commerciale. Io sono stato quello che ha avuto l'onore di ricevere la telefonata della sorellina di Paloma che comunicava di essere arrivata sana e salva a destinazione. La ho sentita altre 3 volte tra domenica e lunedì, ma resto comunque un po' perplesso. Ma torniamo a me, Paloma e Chas. La sera siamo andati in città, poi abbiamo accompagnato Chas a casa e Paloma mi ha accompagnato in albergo. Questa è stata praticamente la fine della parte sociale del mio viaggio a Chicago. Mi è rimasto il lunedì mattina per fare i bagagli e finire delle cose di lavoro, prendere un taxi, andare in due-tre posti prima di arrivare in aeroporto, fare amicizia con il tassista albanese (aveva un accento familiare...), e tornare in Florida. Ah, altra conoscenza interessante in aereo: avvocato esperto di proprietà intellettuale, italiano, sposato con una ragazza americana e papà di due belle bimbe di 2 e 4 anni, che parlano un po' in italiano ed un po' in inglese. Abitano nella Tampa Bay area, quindi ho subito pensato alle bimbe della Principessa, potrebbero aver trovato delle compagne di gioco con cui parlare in Italiano, visto che hanno pressappoco la stessa età ed abitano a “poche” miglia di distanza (è tutto relativo qui in USA).
Che dire, proprio una grande bella sorpresa questo viaggio a Chicago. Ho mancato me stesso (cioè
il mio omnimo, Roberto Capodieci, che vive a Chicago, ma mentre io ero lì lui era in Italia), e ho avuto la spiacevole notizia, mentre io ero lì, della morte di un ragazzo italiano di 22 anni, che conoscevo di vista in quanto viveva da poco a Sarasota, la città dove vivo io in Florida. Mi ero fermato a parlare con lui qualche volta nel ristorante dei suoi genitori, e lo ho incontrato qualche volta quando sono uscito e sono andato in qualche club. Mi è dispiaciuto molto
sapere del suo incidente, in quanto, a prescindere dal fatto che la morte di un ragazzo di 22 anni è sempre e comunque una tragedia, lui era proprio un ragazzo a modo, educato e gentile. Non penso proprio che si meritasse quello che gli è successo. Io mi sono ammutolito da quando ho ricevuto la telefonata, domenica mattina, in quanto non riuscivo a non pensare a quanto poco ci vuole perché tutto finisca. Così, in un attimo, per un errore. Ho pensato a quanto è importante cogliere l'attimo, a quanto prezioso sia ogni attimo della nostra vita. A quanto stupido sia restare ad aspettare qualcosa, quando non si sa nemmeno se arriverà, quando tutto può finire da un momento all'altro. Spero che la morte di Fabrizio possa aiutare tutti gli altri ad essere più coscienti, sia nel senso pratico dell'avere coscienza nella guida, che nel senso spirituale dell'avere coscienza del valore della vita, e di conseguenza spero che chi è rimasto come me toccato da quanto è successo a lui, possa migliorarsi nel rispetto verso se stesso e verso gli altri. Perché questo è anche un modo di portare rispetto verso la tragedia che ha colpito Fabrizio e la sua famiglia.
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