C'è chi ha creduto che l'arrivo dell'anno 1000 fosse concomitante con la fine del mondo, chi ha creduto che l'anno 2000 dovesse essere l'anno del cataclisma elettronico... ed anche io ho sofferto l'ansia dell'arrivo di una data: il 25 giugno 2004. Ho paura del “Trentennium Bug”, quest'errore di programmazione fatto nel lontano giugno 1974 (o meglio nel settembre del 1973), quando a tutto si pensava tranne al fatto che cinque minuti di piacere potessero dare origine a così tanti incredibili eventi! Comunque sia andata, essere stato messo al mondo è qualcosa con la quale devo fare i conti quotidianamente... ed oggi in maniera particolare! Eh sì, il motivo lo avete capito bene! Oggi sono 30! Oggi non sono più 20... oggi non posso più dire: “vabbè, sono ancora piccolo...”! Da oggi appartengo ad un altro periodo della mia vita: ormai adulto del tutto, teoricamente responsabile, con un bagalio di esperienze non indifferente e consapevole che il prossimo traguardo saranno i 40 anni. Mi vengono i brividi solo a pensarci! Eh, a 40 anni non si scherza mica! So che ora, a 30 anni, devo (e voglio) vivere seriamente altre “fasi” della vita. Ci sono esperienze che vanno fatte al momento giusto, ci sono cose che non si possono più fare.
So che in fondo oggi è un giorno come un altro. Non invecchio di un decennio, e nemmeno di un anno. Invecchio di un giorno, come è successo ieri, come accadrà domani. Ma è per quello che rappresenta - il numero 30 - che “il cambiar mi tenta”! Eh... mi è venuto il blues. Qui mi faccio il musical per il mio compleanno! Sono preso, muovetevi suvvia, che non mi passi l'ispirazione!!! Calino le luci, l'attenzione sia su di me! Illuminatemi con un occhio di bue, che io sia il protagonista di questa giornata speciale nella quale finisce un inizio ed inizia una nuova era, siate tutti testimoni del mio giro di boa... voglio che odiate il mio proclama di entrata in questo nuovo misterioso decennio di vita! Silenzio in sala! Che il mondo, spettatore, ascolti! ... ... ... ... ... bene, comincio con due-tre passi di tip-tap, mi schiarisco la voce, mi sistemo il frac e canto, improvvisando, da solista: “...e dopo anni / di gran fatica / pochi malanni / e molta fi... ducia / in questa vita / come sto messo! / tanta fortuna / e tanto se... dere / mi hanno portato / un po' alla volta / avanti con gli anni / ad una svolta...” - Altri 2-3 passi di tip-tap mentre un coretto di nani salta fuori da dietro le quinte gridando: “E sono trenta!” - ed io: “...e la cosa mi spaventa!” - “E sono trenta!” - “...chissà come si diventa” - “E sono trenta!” - “...c'è chi non si accontenta!” - “E sono trenta!” - “...la vecchiaia si rasenta”... ma ballare tip-tap tra la verdura lanciata sul palco dal pubblico si fa sempre più difficile. Mentre i nani in una fame di crescita si nutrono di sedano e pomodoro, io con disinvoltura me la defilo. Certo che potevo anche evitare di iniziare il mio nuovo decennio con una figuraccia del genere... ma che volete, lo avevo detto che ho il “Trentennium Bug”!!!
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