Erano le
quattro passate da qualche minuto, ieri pomeriggio, di preciso le 4 e
quattro minuti (e non ci giurerei, ma la lancetta dei secondi mi sembrava coprire quella dei minuti) quando ero steso a letto a pensare alla bella giornata che avevo passato. E' stata una giornata speciale in quanto io e la Principessa, non da soli, ma con le sue due bellissime bimbe (ecco, in
quattro), siamo andati allo zoo. Ho passato una mattinata in assoluta armonia, sia con lei che con le bimbe. Quando sto in compagnia di loro tre... mi sento come un cellulare messo a ricaricare per
quattro ore ed accumulo buonumore ed energie per continuare a sorridere al mondo per altre...
quattro settimane!!! Insomma, steso a letto ho pensato che sono proprio fortunato. Qui in Florida quadrifogli non ne ho mai trovati, ma scommetterei
quattro dollari che se avessi cercato bene ieri... ne avrei trovato uno. Anzi,
quattro! Apro il mio computer palmare per scrivere l'evento nella mia agenda. Il calendario mi strabilia. Che fosse il duemila e
quattro lo sapevo, e che fosse aprile anche. Che ieri fosse proprio domenica 04/04/04 era qualcosa a cui non avevo pensato! Insomma, ci risiamo. Controllo
quattro volte, incredulo, il coincidere costante di questo numero. Esco di casa un po' confuso. Di domenica pomeriggio tutti riposano. In giro c'erano solo
quattro gatti. Ho raggiunto un bar dove ho ordinato un caffè (se ne avessi ordinati
quattro in un colpo mi avrebbero preso per scemo) ed ho aperto il mio portatile. Mi collego alla rete wireless del bar e scarico la posta.
quattromila (si fa per dire) messaggi pubblicitari e 4 (anche qui si fa per dire) email di amici. La domenica non arriva mai posta. Scarico le foto fatte allo zoo. Bellissime! Dopodiché mi metto a lavorare, recupero tempo anche la domenica pomeriggio. In tutto bevo proprio
quattro caffè.
Quattro ore dopo ceno. Lavorando non mi rendo conto del tempo che passa. Il lavoro che fatturo al cliente per questa settimana ha un 4 nel suo totale. Diventa una piccola ossessione. Il
quattro è ovunque e mi perseguita. Vado a fare
quattro passi e cammino fino in centro città. Vado al cinema. Fosse stato mercoledì il biglietto costava solo 4 dollari (ma essendo domenica sono 8 – che è comunque due volte
quattro). Dopo il cinema faccio
quattro telefonate e mi trovo, alla fine con un amico. La mia giornata finisce presto, prima di mezzanotte (no, non a mezzanotte meno
quattro, e non ho nemmeno perso la scarpetta... e non porto il 44). Il mio amico ha una Corvette. Ma non è normale, penso che abbia sostituito il motore con quello di un aereo ed il suo cervello con quello di un corridore di formula uno. Insomma, mi ha accompagnato a casa facendo le prove tecniche di corsa in mezzo al traffico. Tra sbandate, mezzi testa coda, botte su marciapiedi... dalla paura ho perso
quattro anni di vita. Mi ci voleva un piccolo brivido su
quattro ruote, prima di concludere questa giornata. Ma prima di dormire il mio pensiero è tornato alla principessa, alle bellissime bimbe, a noi
quattro il 4/4/2004. Ora il
quattro è il mio nuovo numero fortunato. Spero!
- Faccio una piccola parentesi per chiunque abbia letto questa storia. Quando si dice che la realtà supera la fantasia, ecco, qui ci siamo. Quello che ho raccontato, per quando abbia calcato la mano sul discorso del
quattro per rendere il racconto piacevole e buffo, è tutta storia vera, come lo sono del resto tutte le storie presenti nel blog. Come calco la mano? Per farvi un esempio al fatto che ieri fosse il 04/04/04 ci avevo già fatto caso il mattino... ma che alle 4 e 4 ho guardato l'orologio... pura verità! -
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