mercoledì, giugno 01, 2005

Nell’occhio del ciclone

(Prima di iniziare, vi preannuncio che alla fine del mio articolo c'e' un pezzo scritto dalla Principessa e che ho ricevuto via e-mail dalla florida. Dopo averlo letto, essendomi piaciuto troppo, le ho chiesto se lo potevo pubblicare qui nel mio sito... ed è in questa pagina, per acculturare tutti sul fenomeno dei "garage sales" in Florida!)

Dicono che nell’occhio del ciclone ci sia la calma più assoluta. In un tornado, un uragano, un vortice di energie... chi sta al centro, non solo non subisce gli effetti della forza che si sta scatenando intorno a lui, ma prova un senso di pace e tranquillità che sono altrimenti difficili da provare. Vivere a Singapore, secondo me, è come vivere nell’occhio del ciclone. Mentre in grandi città come New York, Miami, Los Angeles, ma anche Milano, Roma o (persino) Mestre, si percepisce lo stress della gente costretta a lavorare oltremodo, a saltare da un impegno all’altro cercando di organizzarsi giorno per giorno… a Singapore questo non avviene. Tutti sono impegnatissimi, senza mai un minuto di riposo. Le giornate sono pienissime di impegni, tra lavoro ed attività extra lavorative, ma tutto scorre liscio come l’olio, senza stress emotivo o cattive energie. Tutto funziona, tutto è sempre al posto giusto. I meccanismi della vita di ogni giorno combaciano così bene che non ci si rende nemmeno conto di venire coinvolti in quest’armonico susseguirsi di eventi, e si finisce con il viverli piacevolmente. Il tempo passa, senza lasciare spazi vuoti (avete visto quanto tempo è trascorso dal mio ultimo aggiornamento del sito?), e questo ha i suoi effetti positivi (non ci si ferma a pensare cosa poter fare), e quelli negativi (appena arriva un minuto per riflettere, ci si rende conto che un mese è già passato...).

A dimostrazione di quanto sostengo, basta considerare il fatto che ora non mi trovo a Singapore, bensì a Bali. Qui il ritmo della vita viaggia su tutt’altri binari, ed il tempo per raccontarvi come me la passo lo ho trovato senza alcuna difficoltà, incoraggiato soprattutto dalle diverse e-mail che ho ricevuto, di gente curiosa di sapere cosa mi fosse accaduto in questi due ultimi mesi!!! Eccomi quindi ad aggiornarvi su quanto accaduto ultimamente: ho voltato pagina su molti aspetti della mia vita sentimentale (e qui i discorsi si dilungherebbero oltremodo, ma per farla breve vi riassumo gli eventi): l’evento principale è stato il mio divorzio. Dopo le lungaggini della burocrazia Italiana (in USA avremmo risolto la cosa in un giorno, in Italia ci sono voluti anni), io e la mia (ormai ex) consorte siamo di nuovo ufficialmente singles, anche se (non ufficialmente) sono anni che ci siamo lasciati. L’occasione del divorzio è stata comunque una buona occasione per vederci, e valutare ancora una volta il fatto che ci vogliamo sempre molto bene, ma che sicuramente non siamo “compatibili” sufficientemente per un matrimonio. Chi lo sa cosa ha in serbo il futuro (e poi il “serbo” chi lo capisce?), vedremo. Il mio amore per la bella francesina è stato accantonato causa forza maggiore. Lei è in Germania, io in Asia. Lei studia il tedesco ed io il cinese... come dire... non può funzionare! Altre arcane ragioni, tra l’altro, si sono insinuate nella nostra storia, rendendola ancora più “impossibile”. Peccato. Lei mi manca tantissimo, ed il periodo che ho passato con lei è stato bellissimo. Spero che anche lei porti un buon ricordo di me! Superata anche questa storia, la fortuna (sentimentale) ha bussato nuovamente alla mia porta. Ho fatto finta di non esserci, ma ha insistito. Giustamente mi sembrava troppo presto per passare da una storia all’altra, non sono passati molti mesi da quando le cose sono finite con la francesina, ma al destino non si può disobbedire, e quindi oggi mi ritrovo felicemente in compagnia di una dolcissima cinesina! Non “oggi” esattamente: a Bali lei non è venuta (scuola ed altri impegni non glielo hanno permesso - è una singaporense a tutti gli effetti, vedi sopra)!

Per quanto riguarda il lavoro, dopo un pessimo periodo che mi è tra l’altro servito per riorganizzarmi - anche mentalmente - le cose sembrano riprendere forma. Inoltre ho un favoloso ed eccezionale business partner, che vive a Singapore, con il quale stiamo organizzando delle cose molto interessanti. Ma, come per la morosa cinese, vi racconterò meglio il tutto non appena le cose si concretizzano! Per quanto riguarda il “dove” vivere... devo dire che mi trovo veramente bene “nell’occhio del ciclone”. Non solo per la piacevole sensazione di essere in una città pulita, ordinata, modernissima, piena di belle ragazze e di gente educata (clicca QUI per leggere tutte le ragioni per cui mi piace Singapore), ma anche per il fatto che sono a due ore di volo da Bali (il che non è poco, considerato che esistono le compagnie aeree “low cost” anche qui in Asia, e che qui ho tantissimi amici). Insomma, mi manca la Florida, mi manca la Principessa e le Principessine, mi mancano tutti gli amici e la famiglia in Italia, ma qui in Asia sto a meraviglia!!! Soprattutto considerato che in USA c’è un presidente che non mi manca per niente, ed in Italia... non so nemmeno più cosa accada in parlamento!

Ma lascio spazio al preannunciato bellissimo pezzo scritto dalla principessa (che pubblico qui con la sua autorizzazione):

[...],

Ti scrivo x elencare una fonte di guadagno alternativa x tutti gli italiani senza lavoro ma con molti oggetti indesiderati: il garage sale.

Qui in America ogni sabato mattina c’e’ l’evento della settimana: alle 7 le viuzze del mio rione sono gia’ gonfie di SUV, macchinoni e di gente che scorazza allegramente in pantaloncini corti e ciabattine facendo scorta di oggetti inutili pagati a prezzi insignificanti: e’ il garage sale.

Gia’ il mercoledi’ o il giovedi’ sera si vedono i cartellli spuntare sulle strade “mega garage sale Sat 7-12”, “neighborhood garage sale/moving sale, don’t miss it”. Appena arrivata non capivo cosa fosse, mia madre si domandava “Ma come fanno questi a vendersi i garage ogni sabato?”, ma ora questo fenomeno puramente americano non mi e’ piu’ arcano, anzi fonte di divertimento e di “people watching” settimanale.

Il sabato mattina li senti arrivare alle 6:30, vagabondando da garage in garage, alla ricerca del tesoro (da poi portare ad “Antique’s Roadshow”?) nascosto fra i miliardi di stairmaster, giocattoli anni 70 e vestiti che mia cognata ha portato per il ballo di fine anno nel 1985.

C’e’ la coppia appena sposata, lei arzilla, lui che sbadiglia e guardandosi in giro si domanda dov’e’, e perche’ non e’ rimasto a letto.

C’e’ la vicina curiosa che vuole vedere cosa stai vendendo, e se i tuoi prezzi sono piu’ bassi dei suoi.

C’e’ il turista occasionale, che si domanda perche’ le scarpe da ginnastica con suola bucata siano in vendita (ma solo a 50 centesimi) invece che nella spazzatura.

E poi c’e’ lei, la regina di tutte i garage sale, “the professional”: la casalinga obesa che religiosamente legge i giornali tutta la settimana per poter andare al numero massimo di garage sales in una mattinata al sabato. Esce dal suo minivan con sguardo da ispettore dell’FBI, arriva con camminata svelte e il fiatone, nell’alito ancora il McMuffin appena ingerito…controlla la merce, ispeziona ogni dettaglio, sa che non compra niente che non abbia ancora la scatola, e non paga mai il prezzo intero, anzi, si diverte a pattuire il prezzo affare che la fara’ sorridere e continuare velocemente verso la prossima casa.

Un caro saluto dalla Florida

Xxxxxxx (La Principessa!)

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