domenica, gennaio 09, 2005

Mr. Speedy-LOVE-zales, il velocista dell’amore

Chiariamo subito una cosa: quando parlo de “il velocista dell’amore” non mi riferisco ad un eiaculatore precoce. Parlo sì di me stesso, ma dal punto di vista emotivo! Sono stato (giustamente) accusato, in amore, di non avere pazienza e di non saper attendere: mi so innamorare in qualche secondo e sogno fughe d’amore con (in)perfette sconosciute. Qual’è il mio problema? Cosa cerco raccontando a me stesso favole di belle principesse addormentate e indossando improbabili abiti azzurri? Ecco qui una esclusiva introspezione frutto di giorni, anzi… settimane, di autoanalisi.
Ma prima un piccolo e doveroso messaggio per tutti coloro che si sono giustamente preoccupati per me, vista la mia recente permanenza in Indonesia QUASI concomitante con l’arrivo dello Tzunami: sto bene. All’arrivo dell’onda anomala non mi trovavo in Indonesia, ma anche fossi stato lì non mi sarebbe accaduto nulla. Bali non ha nemmeno sentito le scosse di terremoto, e Singapore, nonostante abbia tremato per 5 minuti, non ha subito danni. I miei pensieri vanno comunque a chi invece ha avuto la sua vita distrutta a causa dell’onda anomala. Io sono partito da Bali qualche settimana prima, dopo la partenza di una mia amica. Abbiamo entrambi avuto una bella festa di addio, e Bali mi manca molto… Ma siamo qui per parlare di “Mr. SpeedyLOVEzales”. Torniamo quindi all’argomento di questo articolo e cerchiamo di rispondere alle domande che mi ero posto in precedenza. Perché vivo con eccessiva veemenza gli inizi delle relazioni, trasformandole in rocambolesche fughe di donzelle terrorizzate e psicologicamente minacciate da un esasperato uomo innamorato? Volendo paragonare l’amore ad una fiamma che arde se ben alimentata, ed essendo noto che troppa legna soffoca il fuoco anziché alimentarlo, possiamo dire che io, riversando falegnamerie intiere su microscopiche fiammelle, non solo spengo la fiamma, ma faccio fuori sia le piccole fiammiferaie che le esperte piromani, le quali, quasi io fossi una strega da mettere al rogo, provano ad accendere un falò ai miei piedi. Che io faccia questo per legittima difesa? Considerato che a volte la miglior difesa è l’attacco, con l’esperienza s’impara che un “ti amo e vorrei fare tanti bambini con te” è il modo migliore e più elegante per togliersi di torno una corteggiatrice che poco ci interessa. Al contrario, rifiutarsi, negarsi e tenere un atteggiamento distaccato equivale a versare benzina sulla fiammella di cui prima. Il perché lo sappiamo: nonostante le utopiche speranze di una relazione “nomale” dai chiari accordi (io ti amo e ti rispetto, apprezzalo, e tu fai altrettanto con me), per tenere acceso o per accendere un rapporto serve il desiderio di qualcosa che non si può avere. Ciò che ci appare scontato non interessa. L’uomo è cacciatore e la donna preda (anche se adesso è il contrario) e una preda che si consegna al predatore vale poco. Questo per dirla in modo semplice, ma la verità è che siamo profondamente viziati, noi esseri umani. Vogliamo tutti gli optional e non apprezziamo le belle cose che ci capitano. Siamo diffidenti e non crediamo di avere al nostro fianco qualcuno sinceramente innamorato di noi, o, se lo crediamo, non capiamo quanto sia magica questa cosa. Andiamo quindi sempre in cerca di chi non possiamo avere e cerchiamo di mettere in fuga chi possiamo avere, anche involontariamente (per esempio scaricando intere cataste di legna in testa di chi ci corteggia)! Siamo poi anche così patetici da lamentarci dei danni che abbiamo combinato, accusando la vita di essere crudele con noi. Facile no? Quando mai è colpa nostra? Ebbene io mi sono soffermato a pensarci, ed ho analizzato i miei comportamenti. Chi legge le pagine di questo sito sa bene o male come ho passato l’ultimo anno e sa quindi che ho piena cognizione di causa per “opinare” in merito. Ne ho così tanta che ogni tanto mi opino addosso! “opinare”, a chi sfuggisse, sta per “esprimere un’opinione” – Non si tratta di disturbi alla vescica, eh! – eccomi quindi qui, per il bene vostro, ad opinare. L’essere stato vittima (ah, crudele vita che ce l’ha con me!) di situazioni analoghe a quelle descritte sopra mi ha portato ad essere un fondamentalista della relazione di coppia, un fedele integralista della dottrina dell’amore. Avere anche commesso gli errori comportamentali descritti sopra mi ha portato ad essere un pentito (senza scorta) dell’amore ragionato, propenso all’amore istintivo: trapiantarsi cioè un orecchio dalla testa allo stomaco (non è il cuore, bensì lo stomaco, il centro dell’amore), ed ascoltare esclusivamente i suoi suggerimenti per vivere una storia d’amore come si deve. Il minestrone di queste situazioni psicologico-sentimentali mi ha reso un kamikaze d’amore: imbottito di affetto, amore, coccole, passione, sesso, dedizione ed altri pericolosi sentimenti e propositi, racchiusi in un candelotto esplosivo tenuto ben nascosto sotto i vestiti (malizioso chi crede che alluda a qualcosa alla quale non voglio assolutamente alludere), mi aggiro in mezzo alla folla pronto per farmi esplodere, ma ben attento a provocare una sola vittima per volta. Generalmente l’onda d’urto della mia esplosione proietta a migliaia di chilometri di distanza le vittime (quella attuale è finita in scozia per tutto il periodo natalizio), rendendo difficili le operazioni di ricerca quando le vittime restano vive. Temo, infatti, che la stragrande quantità di quelle sopravvissute, ma sbalzate a distanza, nel momento in cui vedono “SpeedyLOVEzales” con squadre di soccorso intenti a cercarle, si diano alla macchia! Non va sempre così, per fortuna. Mi capita alle volte di incontrare belle donzelle che, a loro dire, nient’altro desiderano che essere vittime di un’esplosione di affetto e di amore come quelle che riesco a produrre solo io! Però io le evito, giacché non sanno di cosa parlano. Spesse volte, infatti, si trasformano in artificieri capaci di rendere inoffensiva anche una bomba atomica con conto alla rovescia inarrestabile e caricata con tutto l’amore di madre Teresa di Calcutta! Sembrerebbe una partita persa, ma ho fiducia. Una donzella, di cui già vi ho parlato in precedenza, sembra essere sopravvissuta alla mia esplosione d’amore, e, dopo aver ripreso i sensi, pare aver ammesso a se stessa di apprezzare i principi integralisti di “SpeedyLOVEzales”, sapendo i benefici dell’avere un sedicente principe azzurro, ex kamikaze, come “innamorato” ufficiale. Speriamo che tutto questo sia vero, speriamo io non sia ancora una volta vittima degli umani principi che portano a perseguire ciò che non si ha, o ciò che si sta perdendo. In quanto struggendomi per questa donzella ed essendo incapace di attentare a due cuori per volta, sto placando i miei istinti kamikaze, proprio nel momento in cui ho individuato una perfetta vittima dagli occhi azzurri, capace di godere appieno di un’esplosione come quelle che produco io.


P.S.

Dove P.S. = Per le Signore… Forse il contenuto di questo articolo potrà apparire complesso da comprendere (dal punto di vista psicologico, non grammaticale), ma la ragione è racchiusa nel fatto che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere (come dice un famoso dottore americano), e questo racconto è stato scritto in 5 minuti ed in linguaggio marziano. Ho proprio scritto quello che sentivo con l’orecchio trapiantato nello stomaco. Infatti non ci ho capito mica tanto nemmeno io!

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