sabato, novembre 24, 2001

Se si volesse, si “potesse”

Se le note di una musica avessero il potere di portarci lontano, dove nessuno possa disturbare il loro suono, e dove la luce ed il buio si incontrano, dove essere o non essere non è un problema… Allora lì io potrei chiederti di ballare, e sarebbe una danza di sensazioni e sentimenti, dove, occhi chiusi o occhi aperti, vedremo solo quello che di vero dentro c’è.


Se si volesse si potrebbe, ma chi lo sa cosa in fondo vorremmo, se poi si deve, se si può, se si vince ogni complicazione, se… e poi ancora se… se se se se se…


Ed in fondo, giro giro tondo, casca il mondo, ma io e te non andiamo tutti per terra, che si vorrebbe anzi fare un po’ meglio, trovare un miscuglio, una formula magica che possa poi dare tutti i poteri per fare rialzare tutto il resto del mondo e poi ancora giro giro tondo…


Ed eccoci qui, a guardarci così, a soffermarci a pensare come sarebbe se fosse un po’ tutto diverso, chiedendosi poi se su un altro universo, non per forza parallelo, anzi diciamo perpendicolare, dove noi si possa ballare, tutto potrebbe avere un finale, che invece che lieto, fosse poi un divieto solo dire… la parola fine, che fosse invece un inizio, cominciare a nutrire quello che, puoi capire, tu vuoi veramente… sarebbe o no divertente?


Vorrei poterti urlare, una volta per tutte, ciò che io so tu già sai, ma adoro i guai, quindi perché mai, poi dovrei farne a meno? Se, con le dovute misure, si volesse concretizzare quel che dir si voglia amore, allora, m’ha detto il dottore, avremo bisogno di un po’ del nostro cuore, di lasciare un po’ di spazio al trasporto, non eccezionale, da far passare in tangenziale prima ancora di metterlo in viaggio per l’autostrada. Se poi destinata la merce, si facesse un po’ casino, allora divertimento sicuro, io tu ed anche il bel bambino, un bicchiere (ma quelli graaaaaandi graaandi) di vino, un parco giochi, una sera a lume di candela, poi chessò, una vacanza al mare, una in montagna, il lavoro assieme, l’albero della cuccagna, i parenti, i gelati, e tutti quelli incasinati, saremmo compiaciuti di fare baldoria, gli amici e i conoscenti, poi basta coi parenti, le feste il natale, il periodo pasquale (che non era un amante napoletano, sia chiaro), proprio un bel quadretto.. se si volesse, s’è detto!


Ed ecco, allora, ci ho messo quasi un’ora, ma ho completato questo minestrone di paroline e parolone, per dirti tutto e dirti niente, non pensare che io sia de… rima, sono quello di prima il solito ciccio un po’ buffo e allegro, intelligente (una volta), sentimentale (ma dove), sincero (sicuro), disposto a prendere il posto, ad assumere un ruolo che è quello che sai, se vorrai, se vorrai…

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