Avere il coraggio delle proprie azioni
Commedia in due atti per un target d’ufficio:
Di Roberto RCX Capodieci ©1998
Ambientazione temporale: Dicembre fine mese, giovedì, tensione accumulata di una settimana di lavoro, la stessa sera c’è la cena aziendale di fine anno. Fuori il clima è mite, qualche segretaria azzarda ancora la minigonna. L’ambientazione è contemporanea. L’azienda sta dando dopo anni i suoi frutti e quindi tutti vivono questo scaricando emotivamente le preoccupazioni accumulate nel tempo.
Ambientazione: Prima parte: Ufficio commerciale dell’azienda InterTrade S.p.A. in tre scrivanie lavorano Elvira, Sergio e Samantah. Sebastiano entra ed esce per diverse commissioni. Segue così il discorso in maniera discontinua facendo degli interventi completamente fuori luogo e imbarazzanti.
Seconda parte: Al ristorante. In un angolo della tavolata sono seduti Sebastiano con vicino Elvira, Sergio e a capotavola Samantah. All’arrivo di Luca si crea un posto per lui tra Elvira (la sua fidanzata) e Sergio.
Personaggi: Samantah: 28 anni. Ragazza di bellissima presenza, con fare ingenuo. Lascia intendere a tutti qualcosa che (forse) lei non vuole proprio comunicare. Si sa di un fidanzato, ma nessuno non lo ha mai ne visto ne sentito e lei si tiene molto vaga nel parlarne. Molti si fanno vanto di esserci stati, e accusano il dirigente di tenerla a lavorare solo in cambio di prestazioni “speciali”.
Elvira: 26 anni. Segretaria arrivata in azienda da poco, molto brava nel suo lavoro e molto riservata. Ufficialmente senza fidanzato è invece stata con tutti i colleghi, ma nessuno ne parla. Vive una sorta d’antagonismo nei confronti di Samantah, che le scatena gelosia e invidia.
Sergio 40 anni. Con ormai 10 anni di lavoro in azienda è tra i più vecchi dipendenti della InterTrade. Molto amico del dirigente (Dott. Quasimi) è fedelissimo alla moglie che elogia in ogni occasione. Ha anche lui comunque avuto un’avventura con Elvira.
Sebastiano 30 anni. Molto ingenuo e sincero. È il factotum dell’ufficio. L’unico forse a non aver ancora avuto una relazione con Elvira, ne è comunque dichiaratamente innamorato. È quindi vittima di battute delle quali non si cura. Segue una sua filosofia di vita in cui tutto gli appare ovvio e conseguente.
Luca 29 anni. Fidanzato di Elvira da più di quattro anni. Timido e molto sottomesso dalla sua ragazza sta prendendo seriamente in considerazione il fatto di sposarsi. Fattosi coraggio vuole quindi fare un po’ luce sulla fedeltà di Elvira sulla quale ha un leggerissimo e vago dubbio.
Personaggi fuori scena: Laura (moglie di Sergio)
Nino (addetto alle pulizie dell’ufficio)
Dott. Quasimi (dirigente dell’azienda)
Antefatto: (sera precedente) Samantah è sola in ufficio a fare degli straordinari, Nino fa le pulizie. Elvira passando a prendere qualcosa che aveva dimenticato trova Samantah spettinata e ne trae delle conclusioni.
Prima scena: | Si apre il sipario con Elvira e Sergio seduti che lavorano in due diverse scrivanie. Silenzio. Si apre la porta e entra Sebastiano che attraversa la stanza e si mette a pulire una terza scrivania. |
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Sebastiano (urlando): | Ciao! Ciao Sergio! Ciao Amore! |
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Sergio (portando le mani alle tempie come se accennasse ad un mal di testa, sottovoce) | Seh, seh… Ciao… |
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Elvira: | Sebastiano, scusa… innanzi tutto non serve che urli, non siamo sordi, poi non chiamarmi amore… il mio nome lo sai… mi chiamo Elvira. E – L – V– I – R – A. Elvira. |
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Sebastiano (sempre ad alta voce, ma non urlando) | Scusami amore… |
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(dieci secondi di silenzio) |
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Sergio (con voce calma) | Poi Sebastiano, passi per quest’ufficio una cinquantina di volte al giorno, non serve che fai questa scena ogni volta… Saluti urlando, amore di qua, amore di la… |
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Sebastiano: | Non sarai mica geloso perché sono innamorato di Elvira? |
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Sergio: | No… nonononono… dico solo… io a casa mia, con mia moglie, mica ci salutiamo ogni volta che ci incrociamo tra cucina e salotto, camera da letto e bagno… capisci? “Ciao Laura, che piacere, da dove arrivi?” “sono stata in salotto, splendido, ti consiglio di passarci ogni tanto… e tu da dove vieni amore?” “io sono stato in bagno amore… ci vediamo dopo in cucina, amore?” |
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Sebastiano: | Forse tu non ami tua moglie… io invece amo la mia Elvira e quindi è naturale conseguenza che io la saluti e la chiami amore! |
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Elvira: | Sergio e Laura sono sposati e lui può chiamarla amore. Io e te non solo non siamo sposati, ma non stiamo nemmeno assieme. Io non sono “tua”… Perché non provi a uscire con Samantah? |
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Sebastiano: | Con Samantah? Amo te e esco con Samantah? Non avrebbe senso… Non è logico! Che dici Sergio? |
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Sergio: | Dico che stiamo lavorando e tu ci distrai… Dai, al lavoro anche tu e facciamo silenzio. |
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(per dieci secondi lavorano tutti e tre, dopodiché Sebastiano emette un sonoro peto) |
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Elvira e Sergio: | Ma insomma non è possibile! Basta! Dai, fila via! |
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Sebastiano: | Scusate, non pensavo di disturbarvi, la ho fatta pianino… è conseguenza dei fagioli che c’erano al self service per pranzo… Non mi riescono mica sempre tutte silenziose! “Non tutte le ciambelle riescono col buco!” no? |
(sottovoce): | Mammamia che puzza! |
(esce dalla scena urlando): | Ciao ci vediamo dopo! Ciao Amore! |
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Sergio: | Ma che gli hai fatto a quel ragazzo? Non è che come ci è successo a noi l’altra settimana… qualche straordinario la sera… |
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Elvira: | Ma per chi mi hai preso? Lasciamo stare quello che è successo l’altro giorno… a proposito di straordinari… ieri sera mi ero dimenticata il cellulare in ufficio e sono tornata a prenderlo alle undici. Samantah era qui che lavorava. Sai se si era fermato qualcun altro? L’ho trovata tutta spettinata, mi sembrava uscita da una gabbia di tigri! |
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Sergio: | No, non dovrebbe esserci stato nessuno, lei doveva finire la relazione sulle vendite. |
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Elvira: | Mi sa che di relazione ne ha fatta una… ma sugli acquisti. Uno nuovo. Nino. Hai presente quello delle pulizie? |
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Sergio: | Mai visto. È qui solo da un mese. Mi hanno detto che è molto bravo… |
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Elvira: | Sì, evidentemente scopa bene. Fa vedere qui gli straordinari segnati nella cartella di Samantah... |
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Sergio: | Elvira, apri la finestra che facciamo uscire la scia d’amore del tuo Sebastiano. |
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Elvira: | E smettila anche tu. Vedi un po’ è dalla fine del mese scorso che Samantah fa straordinario tutti i mercoledì e i giovedì… Sembra strano questo “attaccamento” al lavoro… vedi, io non ho mai dovuto (ne voluto) fare straordinari… sempre e solo presenza nel normale orario d’ufficio. |
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Sergio: | Si ferma a lavorare proprio i giorni delle pulizie… Vedi te se non le bastava ripassarsi il capo… lo so sai, me lo ha raccontato lui! |
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Elvira: | Dalla cima alla base. Non se ne perde uno. Dai, racconta la verità che anche tu… |
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(Samantah entra in scena con passo rapido verso la sua scrivania. Con voce stridula) | Per caso qualcuno ha pestato una cacchina? |
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Sergio: | Eau de toilette di Sebastiano. Non sa più cosa fare per accattivarsi Elvira! |
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Samantah: | Che strano profumo, a me sembra odore di cacchina. Mah, non sanno più cosa inventarsi! Ma funziona davvero? Ho visto nella pubblicità di quella ragazza che per sbaglio si mette il profumo del suo amore e tutte si girano a guardarla… certo che se il profumo è questo anche io mi giro a guardarla una ragazza! |
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Elvira: | Oggi è giovedì! Stasera c’è la cena aziendale… niente straordinari oggi, eh, Samantah? |
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Samantah: | No no… dovevo finire una relazione per oggi… sarà presentata stasera. |
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Sergio: | Ma non ti senti sola a lavorare ogni sera qui in ufficio? |
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Samantah: | Beh, per fortuna c’è Nino… Quello nuovo delle pulizie… è simpatico, e poi ogni tanto mi dà anche un aiuto. Sì sì. Ci facciamo compagnia e ci aiutiamo. |
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Elvira: | Vuoi dire che anche tu lo aiuti? Tipo gli dai una mano a pulire? Che né so… a “scopare”? |
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Samantah: | Beh, gli dico dove non si scopa di solito… |
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Sebastiano (entrando): | Dove non si scopa di solito? In cucina lo ho visto fare in un film… ecco: sotto una scrivania, per esempio! |
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Samantah: | Proprio quello che gli ho detto io! |
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Sebastiano: | Fai consulenze di questo tipo? Mi servirebbe qualche consiglio… io per esempio non ho mai avuto opportunità di farlo… e se invitassi Elvira a casa mia non vorrei farmi trovare impreparato. |
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Samantah: | Non hai mai scopato? |
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Sebastiano: | Beh, ormai si sa. Ebbene sì, non lo ho mai fatto. |
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Samantah: | E a casa tua? |
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Sebastiano: | Figurati c’è sempre mia madre… |
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Samantah: | Capisco… beh, guarda come lo fa lei… non è mica difficile… le donne sono molto brave… allora: prendi il manico con la mano destra… |
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Sergio (intervenendo a voce alta) | Non vogliamo sapere i particolari! Vedi, per una volta Sebastiano capisce al volo. Al lavoro! |
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Samantah (uscendo): | Comunque se ti fermi a fare straordinario un giorno che c’è Nino te lo faccio conoscere, così magari puoi farlo con lui! |
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Sebastiano: | Che strana ragazza. Non era mai stata così volgare… Poi io con un uomo… Non lo sa che il mio amore è Elvira? |
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Elvira (uscendo): | Non lo sa no, proprio perché non sono l’amore di nessuno. Sono single e ne sono fiera! Vado a inviare questi fax! |
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Sergio: |
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A voi completare questa cosa... e' li dal 1998, verma ed incompiuta!
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