domenica, marzo 21, 1999

Così vanno le cose.

La dolcezza che si fa persona, che non conosce la parola “FERIRE”.
La dolcezza che ha miele al posto del sangue. La dolcezza piena di affetto.
La dolcezza che è per tutti. Ognuno ne vuole e non sa darne.


L’asfalto brucia d’estate ed è ghiaccio d’inverno.
La strada che ha visto amanti e morti. La strada che se potesse parlare ne avrebbe da dire!
La strada che è una mia grande amica. Compagna di viaggio e di avventura. Sempre pronta.
Tante strade di tutto il mondo. Tutte legate tra di loro. Da ovunque, arrivi ovunque.
E lei non ti chiede nulla. La strada ha un sentimento. La storia e la vita scorrono lungo le strade.
Strade sole, altre piene di traffico. Amore e odio. Bianco e nero. E l’asfalto è grigio.
Gente allegra e gente disperata, la strada li ha accompagnati in lunghi viaggi in giro per il mondo.
La strada e il mare. In contrasto tra loro, ma comunque uniti. Come una lunga storia d’amore.


La persona. Fatta di ossa, carne e anima. Tante persone che si incrociano e si ignorano.
Ogni vita è intensa, piena di esperienze. Ognuno ha i suoi ideali, per i quali gode e soffre.
Ogni tanto ci si incontra. Le vite si arricchiscono. Se penso alla mia vita...
Non basterebbero tre vite per capire tutto quello che mi succede. E sono piccolissimo.
Quanti miliardi di vite come la mia si incrociano ogni giorno?
Quante cose ci sarebbero da dire? Cosa ne può sapere ognuno di noi di ogni altro?
Per ognuno di noi ci sarebbero milioni di storie da raccontare, da cui imparare.
Chi ha vissuto cento anni e ha visto la storia che passa, chi è saggio e chi non lo fa vedere.
Nessuno può criticare. Per ogni persona esiste una realtà, per ogni realtà milioni di persone.


Si parla, ci si guarda negli occhi, ci si sta vicini. Il silenzio spesso dice di più di un milione di parole.
Ognuno distorce la sua realtà. Vedendola migliore o peggiore. Nessuno può dire come stanno le cose.
Quello che si prova è spesso la verità più pura. L’uomo si è creato un sistema all’interno del quale vive.
Impara ogni giorno a porsi dei limiti e ogni giorno lotta per superarli. L’uomo non sa di non avere limiti.
L’uomo pensa di distinguersi dagli animali perché è munito della ragione oltre che dall’istinto.
Non sa che questa è la sua rovina. Perché nessuno prova a seguire di più il proprio istinto?
C’è chi è egoista e chi è altruista. In verità nessuno ha ancora capito quale sia il migliore modo di vivere.
Soffre l’altruista, soffre l’egoista. L’ingenuo e l’ingorgante sono i più fortunati. Il mondo li odia.


L’evoluzione accompagna tutti a dei radicali cambiamenti d’esistenza. Cambiando l’atteggiamento.
La tecnologia ci offre più sistemi di comunicazione possibili e noi ci chiudiamo sempre di più.
Riusciamo ad essere solo vittime di noi stessi, reagendo nel modo peggiore che si possa.
E cadiamo in queste grosse trappole di stereotipismo imposte. E chi sfugge è un diverso.
Chi si discosta per mantenere vivi i propri principi, viene puntato a dito dalla massa.
E finisce col non capire dove è l’errore. L’errore è nel resto del mondo. Ma lui non lo sa.


Esiste un uomo solo, ma con una grande storia dentro di lui. Solo pur essendo in mezzo a milioni di persone.
È solo perché si discosta dalla massa e dall’influenza dell’evoluzione, ma vorrebbe trovare la sua anima gemella.
È molto dolce e vaga per le strade del mondo. Allora capisce che loro sono le sue vere compagne.
Avrebbe tanto da dire, ma nessuno vuole ascoltarlo. Ognuno, in fondo, è impegnato a pensare alle sue storie.
Quest’uomo non si rende conto che come lui ci sono migliaia di altre persone che girano per le strade del mondo.
Nessuna di queste migliaia di persone si rende conto di nessuna delle altre migliaia di persone.
Ognuno si sente solo, a girare per le strade del mondo. E le strade vorrebbero dirlo a ognuno di loro.
Ma una strada, in fondo, è solo un impasto di pece e catrame progettata da un ingegnere.
Un ingegnere che è solo, dolce, discostato dalla massa e dall’evoluzione, che vaga per le strade del mondo.

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